Le Erbe Aromatiche: la Salvia
Tratto da “LE PIANTE MEDICINALI – Le relazioni tra la pianta e l’uomo – I“ di Wilhelm Pelikan, Natura e Cultura Editrice
Salvia officinalis, Salvia
“…Il genere Salvia è il più ricco nella famiglia delle Labiate: conta 500 specie.”
“…Il paesaggio della salvia è costituito dalle rocce calcaree…”
“…La salvia su un pendio di montagna è paragonabile ad un incensiere su un altare naturale.”
“Il suo profumo è severo, solenne, simile a quello del rosmarino, ma più aspro, più apparentato alla terra. È un’autentica pianta d’estate, con un apparato caulinare (fusto) legnoso, vigoroso, con foglie robuste, ovali-lanceolate, piuttosto spesse e ornate di solchi, di coste, di nervature.”
“Dal cespuglio, distinguendosene nettamente, sale un’infiorescenza vistosa, con grandi fiori odoriferi, ricchi di nettare, particolarmente adatti alla forma corporea delle api, che producono oli eterei in abbondanza.”
“…formazione di tannini, resine e ossalato di calcio.”
“…azione degli oli eterei o essenze, nati dal calore, sull’organizzazione dell’io…”
“…Le resine sono come essenze solidificate formate dall’organizzazione del calore, ma mummificate. Stimolano l’attività dell’io nel sistema neurosensoriale.”
“I tannini sorti da impulsi astrali…agiscono sul corpo astrale.”
“…Rudolf Steiner…sottolinea l’importanza del tannino ottenuto dalla salvia per il trattamento dell’asma. L’intero organismo è infatti una sorta di sottile organo del gusto, solo più tardi l’organo del gusto si localizza nella zona del palato e della lingua…”
“…La salvia aggiunge dunque alle proprietà curative legate al calore delle Labiate precedentemente descritte (lavanda, rosmarino, timo) il processo consolidante del tannino…”
“…in particolare riconducono l’attività delle ghiandole sotto il controllo degli impulsi dell’io…”
“...azione antinfiammatoria...azione vulneraria (proprietà cicatrizzanti) e rigeneratrice del tessuto…”
“…l’io viene stimolato nella digestione, nel metabolismo e nella formazione del sangue…”
Un po’ di storia
Il suo nome deriva dal latino “salvus” (sano) per le virtù salutari attribuite a questa pianta.
Si racconta che in tempi antichi la salvia dovesse essere raccolta indossando una tunica bianca con i piedi scalzi e puliti e senza l’intervento di oggetti in ferro.
Tra i principali effetti riconosciuti alla pianta troviamo quello antisettico, digestivo e calmante; un tempo veniva strofinata fresca per disinfettare le ferite o per rendere più bianchi i denti.
Nel Medioevo la Scuola Medica Salernitana riteneva la salvia tra le erbe maggiormente utilizzate a livello medicinale.
Era ritenuta un potente afrodisiaco maschile e le sue foglie venivano cotte nel vino; era anche considerata come stimolante della fertilità femminile.
Si racconta che nella Francia del ‘600 fosse utilizzata in un composto chiamato “aceto dei quattro ladroni”: secondo la leggenda questa lozione, durante l’epidemia di peste di Tolosa, aveva protetto i furfanti che entravano e saccheggiavano le case degli appestati. (Sembra che il composto fosse costituito da 3 parti di foglie di salvia, uno di rosmarino, uno di timo e uno di lavanda, macerati nell’aceto).
Salvia: l’erba dello Spirito
I nativi americani la chiamavano “erba dello spirito”.
La Salvia bianca (Salvia apiana) cresce negli Stati Uniti e nel Messico, soprattutto nei deserti Mojave e Sonora della California meridionale.
Pianta molto profumata attrae diverse specie di insetti ed è conosciuta anche come “Bee Sage” (Salvia delle api).
Tra le leggende che ne portano memoria si ricorda quella dell’offerta alla Donna Bisonte Bianco.
Il thè di salvia bianca aiuta la depurazione del corpo e invita alla calma; alcune tribù native preparano con le sue foglie una tisana da assumere dopo il parto; altre la usano nella preparazione di dolci.
Nelle tradizioni sciamaniche, il fumo della salvia bianca è sempre stato utilizzato per purificare ambienti e persone; viene anche integrato con l’uso della preghiera per facilitare la guarigione dei malati oltre che per proteggerli dagli spiriti maligni.
Gli sciamani, osservando il fumo rilasciato da un mazzetto di salvia, riconoscono il tipo di energia presente in un luogo: un fumo sottile e delicato indica una energia serena e armoniosa; un fumo spesso e ricurvo indica presenza di tensioni ed emozioni forti che vanno quindi armonizzate.
Erba salvia, musica e poesia (“SilenziosaMente” la trovi QUI)
Video sul mio canale YouTube Sabrina Gurumanontroppo
Sabrina
13/07/2020
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